Federico Moccia

Figlio d'arte, suo padre è Giuseppe Moccia, meglio conosciuto come Pipolo, che è stato prima sceneggiatore cinematografico, assieme a Castellano, di varie pellicole con TotòFranco e Ciccio ed altri comici italiani e in seguito regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, come Il bisbetico domatoAttila flagello di DioIl ragazzo di campagna o Innamorato pazzo.

Proprio Attila flagello di Dio segna l'esordio nel mondo del cinema di Federico, che vi partecipa, appena diciannovenne, come aiuto regista. Nel 1987 ci prova quindi da solo, ma Palla al centro passa completamente inosservato, costringendolo a passare alla tv. Nel 1986 è uno degli sceneggiatori della prima stagione de I ragazzi della 3ª C e nel 1989 partecipa così sia come regista che come sceneggiatore al progetto di College, telefilm giovanile e giovanilista che ottiene un notevole successo. In TV rimane a lungo anche in qualità di autore, scrivendo i testi di molte trasmissioni di successo nel campo dell'intrattenimento come I CervelloniFantastica italianaCiao DarwinChi ha incastrato Peter Pan?Domenica In e Il treno dei desideri.

Nel 1992 scrive il suo primo libro, il romanzo Tre metri sopra il cielo. In un primo momento Federico Moccia ha dei problemi nel trovare una casa editrice che sia disposta a pubblicare il suo romanzo d'esordio, allora lo pubblica a sue spese il 16 novembre del 1992 con una piccola casa editrice , Il Ventaglio, ma con una tiratura di poche copie.

Intanto, nel 1996, fa un altro tentativo nel cinema col film Classe mista 3ª A, da lui scritto e diretto, che si avvale anche della breve partecipazione dell'amico Paolo Bonolis.

Ritorna quindi dietro le quinte televisive fino al 2004, anno in cui pubblica il suo libro Tre metri sopra il cielo, pubblicato dalla Feltrinelli, che sarà un boom specie tra i tenn-ager. Il successo immediato del libro diviene ben presto anche una riduzione cinematografica. Nello stesso anno esce il film tratto dall'omonimo libro: Tre metri sopra il cielo.

Con il libro Tre metri sopra il cielo Moccia vince il Premio Torre di Castruccio, sezione Narrativa 2004 e il Premio Insula Romana, sezione Giovani Adulti 2004. Il romanzo viene venduto in tutti i Paesi d'Europa ma anche in Giappone e in Brasile.

Il 9 febbraio del 2006 esce il suo secondo romanzo Ho voglia di te (Feltrinelli), vincitore del Premio Cimitile, seguito del libro Tre metri sopra il cielo. Anche questo romanzo diviene un film nel 2007 con protagonisti Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. La pellicola ottiene un grandissimo successo di pubblico, incassa 16 milioni di euro e Riccardo Scamarcio diventa l'idolo delle adolescenti.

Il 17 aprile 2007 esce nelle librerie Scusa ma ti chiamo amore, edito da Rizzoli, da cui è tratto l'omonimo film con la regia dello stesso Moccia. Scusa ma ti chiamo amore viene interpretato da Raoul Bova e dalla esordiente Michela Quattrociocche. Nel 2008 dalla lavorazione del suddetto film, nasce un libro pubblicato da RizzoliDiario di un sogno. Le fotografie, i miei appunti, le mie emozioni, dal set del film «Scusa ma ti chiamo amore».

Sempre nel 2007 pubblica Cercasi Niki disperatamente, edito da Rizzoli, il racconto La passeggiata (Corriere della Sera), BUR e il libro.

Il personaggio di Moccia diviene intanto celebre ed è imitato più volte da Fiorello nella trasmissione Viva Radio2 e alla Fiera internazionale del libro di Torino.

Il 2 ottobre 2008 esce nelle librerie il romanzo Amore 14, edito da Feltrinelli, da cui è tratto l'omonimo film, nelle sale cinematografiche dal 30 ottobre 2009, per la regia dello stesso Moccia.

Il 1 luglio 2009 esce nelle librerie il sequel del romanzo Scusa ma ti chiamo amore intitolato Scusa ma ti voglio sposare, da cui verrà tratto nuovamente un film, nelle sale cinematografiche dal 12 febbraio 2010, per la regia dello stesso Moccia.

Partecipa nel 2009 e nel 2010 con l'imbarcazione Amori alla regata velica Barcolana, che si tiene annualmente a Trieste.

Il 9 febbraio 2011 esce nelle librerie L'uomo che non voleva amare, edito dalla Rizzoli.